Sergio Bonanzinga, Fatima Giallombardo | Il cibo per via

Le abitudini alimentari, sia preindustriali sia moderne, sono da tempo al centro di analisi intese a indagarne di volta in volta aspetti tecnico-produttivi, estetici e simbolici. Lo studio delle forme della convivialità e del consumo, delle strutture ed evoluzione dei sapori, offre un variegato panorama di “gusti e disgusti”, antichi e più recenti, che fanno dell’opera alimentare materia e segno di un linguaggio sui generis. Arte della trasformazione che implode nel fare le regole del pensare, fucina che riplasma immaginari emozionali e mitico-religiosi, non è un caso che la cucina nelle società umane si ponga al centro delle rappresentazioni più tenaci e fondanti della prassi culturale.

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Con trascrizioni musicali di Santina Tomasello
Documenti sonori originali in CD allegato a cura di S. Bonanzinga

Premessa - 1. I teatri dell’abbondanza - 1.1. Le ragioni dello sguardo - 1.2. Allestire la scena - 2. I richiami dei venditori - 2.1. Una ricognizione fra oralità e scrittura - 2.2. L’efficacia dell’ascolto: i richiami in funzione - 2.3. Esempi musicali - 3. Itinerari del gusto - 3.1. La cucina di strada - 3.2. Cibi di frontiera - 3.3. Scenari festivi degli alimenti - Riferimenti - Immagini - Contenuto del CD allegato