LEGGERE LA LETTERA. IL MAESTRO DON LORENZO MILANI 50 ANNI DOPO

LEGGERE LA LETTERA. IL MAESTRO DON LORENZO MILANI 50 ANNI DOPO

Luisa Amenta e Marina Castiglione, Lingue e Culture in Sicilia. Piccola Biblioteca per la Scuola, 3, Palermo 2017

ISBN 978-88-96312-79-7 – Pagine 157, € 10,00

Dal 1947, quando cominciò il suo apostolato a San Donato di Calenzano, al 1967, anno in cui morì, si svolge la preziosa opera educativa di don Lorenzo Milani, fondatore della nota scuola popolare di Barbiana. Sono trascorsi cinquant’anni dalla pubblicazione postuma di Lettera a una professoressa e il volume intende fornirne una lettura attualizzata alla luce delle nuove (ma in fondo sempre vecchie) istanze sociali e linguistiche che bussano al mondo della scuola. Oggi non è possibile decontestualizzare dal momento storico i contenuti, tra denuncia e proposta, della Lettera per farne vessilli di opposte faziosità, ma non è neanche possibile non vederne la potenza dei principi ispiratori. I docenti che si sentono chiamati in causa come agenti di un miglioramento della società, quindi, non possono ignorare i contenuti della Lettera e, soprattutto, non possono non chiedersi in cosa, nel 2017, la scuola come istituzione e come comunità educante debba accogliere lo stimolo di chi la considerava l’“ottavo sacramento”. Per costruire questo volume ci si è avvalsi delle riflessioni degli studenti di oggi, futuri insegnanti, facendoli esercitare nella dialogicità intrinseca a gran parte della produzione milaniana.

INDICE

Introduzione delle curatrici della collana 5 – Introduzione 7 – I. Una scuola per leggere e scrivere, pensare e umanizzarsi 11 – 1. Maestro per sempre 12 – 2. La vera scuola come ottavo sacramento 16 – 3. Le conferenze del venerdì e il ruolo degli intellettuali 23 – 4. Una lingua, più lingue per pensare e emanciparsi 26 – 5. Il controllo della parola scritta 30 – 6. Il cinquantesimo, occasione di nuove accuse 34 – II. I nuovi Gianni e i nuovi Pierini: per un’educazione linguistica consapevole 41 – 1. “Il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne tutti insieme è la politica. Sortirne da soli è l’avarizia” 41 – 2. “La scuola ha un solo problema: i ragazzi che perde” 45 – 3. “La vostra lingua potrebbe fargli comodo” 48 – 4. “Perché non c’è nulla che sia ingiusto quanto fare le parti uguali tra i diseguali” 53 – 5. “Perché è solo la lingua che fa eguali” 58 – 6. “L’arte dello scrivere si insegna come ogni altra arte” 62 – 7. “Il sapere serve solo per darlo” 64 – III. Depierinizzarsi. Letture e commenti a Lettera a una professoressa 67 – IV. Se una mattina andando a scuola, uno studente… Lettere ai professori 111.

 

 

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