CENTRO DI STUDI FILOLOGICI E LINGUISTICI SICILIANI

IL CENTRO RISPONDE

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Con questo nuovo spazio il Centro di studi filologici e linguistici siciliani intende aprire e sviluppare un colloquio con quanti sono interessati al patrimonio linguistico della Sicilia nei suoi molteplici aspetti: storico, descrittivo, etnolinguistico, sociolinguistico. Chi vorrà, potrà porci domande, formulare proposte, esprimere opinioni. Cercheremo di mantenere vivo tale colloquio.

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QUESITI (in evidenza)

QUESITO

da Francesco Iemolo

In provincia di Ragusa ho sentito utilizzare il termine “supircirìa o supercerìa” con significati non sempre netti e comunque differenti dalla parola francese “supercherie”. Esiste questa parola e quale è il suo vero significato? Mi chiedo altresì se il termine è stato utilizzato o coniato nel periodo della dominazione angioina.

RISPOSTA

Il termine supircirìa è una variante fonetica di area siciliana sud-orientale del più diffuso supirchiaria (da cui l'aggettivo supirchiusu). Origine e significato rinviano all’italiano soperchieria “atto di prepotenza, abuso; angheria; sopraffazione”. Sia in italiano che in dialetto siciliano esistono anche le varianti suvirchiaria e suvirchiusu. Anche in questo caso la forma siciliana dipende da quella italiana che, nella variante con v intervocalica, riflette la forma francese, di significato affine (insulto).

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