AUTORE | | ||
TITOLO | | I parlanti e le loro storie. Competenze linguistiche, strategie comunicative, livelli di analisi |
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Curatore | | Luisa Amenta, Giuseppe Paternostro | |
collana | | Materiali e ricerche dell'ALS, 22 | |
anno | pagine | ISBN | |
2009 448 978-88-96312-04-9 |
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prezzo | * disponibilità | |
€ 40,00 disponibile |
I parlanti e le loro storie. Competenze linguistiche, strategie comunicative, livelli di analisi a cura di Luisa Amenta e Giuseppe Paternostro Atti del Convegno - Carini-Valderice, 23-25 ottobre 2008 |
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INTRODUZIONE
a cura di Luisa Amenta e Giuseppe Paternostro
Atti del Convegno, Carini-Valderice, 23-25 ottobre 2008
Luisa Amenta e Giuseppe Paternostro
Università di Palermo
1. Obiettivi
Il volume che qui presentiamo raccoglie gli Atti del Convegno “I parlanti e le loro storie: competenze linguistiche, strategie comunicative, livelli di analisi” (Carini-Valderice, 23-25 ottobre 2008). In quell’occasione studiosi provenienti da ambiti di studio e tradizioni di ricerca diverse si sono confrontati con un tema da qualche tempo al centro del dibattito in seno alle discipline linguistiche: la necessità di studiare la lingua (sia sul piano delle strutture sia su quello degli usi) in relazione a chi della lingua è il proprietario unico, ossia il parlante globalmente inteso come produttore di atti linguistici, siano essi orali o scritti. Tale prospettiva presuppone un impegno non indifferente tanto sul piano teorico quanto su quello metodologico. Sul versante teorico il lavoro deve essere diretto alla (ri)definizione dello stesso oggetto di studio, in modo da superare alcune tradizionali dicotomie dell’analisi linguistica. In tal senso, occorre da un lato oltrepassare la considerazione esclusivamente strumentale del parlato, che da mero supporto materiale, veicolo fisico attraverso il quale si produce il dato empirico sul quale basare l’analisi, dovrà divenire esso stesso oggetto di riflessione in quanto modalità peculiare di “concepire” l’attività linguistica che influenza il processo di costruzione del dato. Tutto questo conduce ad allargare l’interesse analitico a tutti i livelli di analisi, da quello prosodico, a quello fonetico, a quello morfosintattico, fino a giungere al dominio del testo e/o del discorso.
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